10 Aug
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Ayurveda è la più antica medicina del mondo nata in India più di tremila anni fa.

Secondo essa, salute significa sentirsi bene fisicamente, psicologicamente, sensorialmente e spiritualmente allo stesso tempo; è una medicina energetica basata sui Chakra, il contatto del corpo con lo spirito e lettura del polso che serve per vedere i Dosha in squilibrio. 

Secondo la medicina Ayurveda,  l’uomo così come l’universo, è costituito da cinque elementi fondamentali: aria, acqua, fuoco, terra ed etere. Dalla combinazione dei cinque grandi elementi si formano i Dosha (squilibri), che creano le tre tipologie di costituzioni: Vata, Pitta e Kapha dando luogo alla costituzione unica e speciale di ogni individuo.

Gli squilibri e le costituzioni hanno lo stesso nome, ma non è detto che una persona con di costituzione Vata non possa avete uno squilibrio Kapha.

La medicina Ayurveda ha come scopo di bilanciare questi scquilibri, per ristabilire uno stato di salute occorre porre attenzione a: creare uno stato psicologico ed emozionale di pieno benessere, una dieta completa ed equilibrata, uno stile di vita che rispetti i ritmi bioligici e le esigenze del corpo.

Le costituzioni possono essere bi o tripartite cioè presenti due e tutte e tre insieme nella persona, al Dosha piace particolarmente ciò che lo scompensa, guardiamo quali sono: 


  • Vata: etere, aria. Significa vento, regola tutto ciò che si muove, mente ed intestino. L'individuo Vata è di corporatura esile, può avere appetito e digestione irregolari e tende a soffrire di artrite e problemi intestinali, dolori lombari, paralisi e nevralgie. Vata può concedersi riposo del corpo e della mente, evitare di viaggiare troppo, adottare orari regolari per i pasti e il sonno, ripararsi da freddo e spifferi, non stimolare troppo i sensi. Svolgere esercizi leggeri, posizioni yoga rilassanti, stretching e allungamenti. Fermarsi alla soglia della fatica. Mangiare alimenti proteici, grassi e nutrienti che non affaticano la digestione. 


  • Pittafuoco, acqua. Significa bile, cioè ciò che produce calore, regola tutto ciò che nel corpo produce, genera, tendenzialmente ha problemi alla vista che è legata al fegato. L'individuo Pitta ha corporatura media, carnagione rossastra, capelli fragili e sottili, buona muscolatura e ottimo appetito; ha un carattere forte, deciso coraggioso e ha un’intelligenza vivace ma è anche geloso, pungente nei giudizi e facilmente irritabile. Può soffrire di disturbi del fegato, colicisti, iperacidità, ulcera peptica e gastriti. Pitta deve evitare il caldo e l'esposizione al sole, calmare lo stress mentale, evitare critiche e discussioni, riposare la vista, concedersi pause di relax in ambienti freschi e arieggiati. Svolgere esercizi moderati, preferibilmente all'aria aperta, verso sera e mai sotto il sole. Fermarsi quando inizia ad aumentare la sudorazione. Mangiare cibi freschi e dolci, carboidrati e cereali.


  • Kapha: acqua, terra. Significa ciò che deriva dall'acqua e ciò che unisce e regola tutta la conservazione, è legato al sistema immunitario. L’individuo Kapha ha tendenza a ingrassare, ha la pelle liscia e morbida, i capelli forti e ondulati, un appetito moderato con digestione lenta, un sonno lungo e profondo. Può soffrire di raffreddori, congestioni polmonari e disturbi del sistema linfatico. È molto sensibile, resistente alla fatica anche se tendenzialmente pigro, è dotato di buona memoria, generoso, poco emotivo e si altera difficilmente. Per l'individui Kapha è consigliato condurre vita attiva senza indugiare nella pigrizia, evitare il clima freddo e umido, non dormire di giorno, mantenersi aperti a nuovi stimoli, moderare il cibo e i dolci. Svolgere esercizi intensi di tipo aerobico, all'aria aperta durante il giorno. Cercare di superare la soglia della fatica e sudare abbondantemente. Mangiare cibi leggeri e diuretici, ricchi di fibre e poveri di grassi.





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